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EFFETTO VENEZIA ARCHIVIO - EDIZIONE 2021

A braccia aperte

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Atelier delle Arti
di Chelo Zoppi
Assistente alla coreografia Asia Pucci

 
L’associazione lavora sul territorio dal 1985, diversificando i livelli d’intervento che vanno sia nella direzione della Formazione (dalla propedeutica al professionismo) sia della Produzione e Organizzazione di Spettacoli, Eventi e Festival, fino alla valorizzazione di percorsi amatoriali rivolti a persone di ogni età, genere ed etnia, attuando veri e propri cicli formativi/produttivi definiti, appunto, Danza di Comuni.

Il progetto ideato dalla coreografa Chelo Zoppi delinea un percorso di condivisione rivolto al senso della cura e dell’ascolto del proprio e delI’altrui corpo, dello spazio individuale e collettivo. Il pensiero che sta all’origine del progetto parte dalla convinzione che l’arte, in tutte le sue forme, possa e debba dare vita a nuove conoscenze e nuovi incontri, fornendo strumenti, possibilità e spunti di riflessione. Incubatrice di stimoli e innovazione, l’arte diventa luogo d’identità e appartenenza, contribuendo all’elaborazione del senso di Comunità in un’ottica di inclusione e di valorizzazione delle differenze, con l’attitudine a evidenziare ciò che unisce, piuttosto che ciò che divide.

Il progetto, dunque, si apre agli abitanti della città di Livorno, persone di ogni età, genere e provenienza che, dialogando con danzatori e performer del Collettivo_A, andranno a comporre un’azione coreografica.

Dopo questi due anni in cui il corpo è stato negato, la relazione sospesa e la socialità annullata; dopo aver goduto e, al tempo stesso, sofferto del vuoto delle nostre strade, piazze, città; dopo aver perso i contorni del futuro possibile, abbiamo ripreso il filo della nostra storia e “A braccia aperte” diventa l’occasione per danzare ancora, ancora e ancora.