IL MAESTRO D’ASCIA
Fulvio Pacitto
L’intera programmazione di Effetto Venezia, relativa al giorno sabato 29 agosto, è stata annullata causa allerta meteo emanata dalla Protezione civile regionale.
Prenotazione online non necessaria
Visita al laboratorio di Scali delle Cantine 45
Il Maestro d’Ascia Fulvio Pacitto apre la sua magica cantina ai visitatori curiosi di scoprire strumenti e tecniche di costruzione delle barche in legno.
Mezzo secolo tra Navicelli, Pescherecci e barche da diporto. Era il 1967 e dopo aver lasciato gli studi per gravi motivi familiari, iniziai a lavorare. Vista la mia passione per le barche, trasmessa soprattutto dal nonno materno Ferdinando Carboni (uno degli ultimi appartenenti alle ciurme dei Risiatori), comincia a lavorare presso la Cooperativa Maestri d’Ascia e Calafati che si trovava nel quartiere Venezia. Lì riparavano i famosi Navicelli, barconi che venivano utilizzati per il trasporto di merci, carbone e altre mercanzie. Ero il “ragazzo di bottega” e facevo un po’ di tutto: pulivo, scaldavo, la pece e andavo a fare commissioni. Però, quando mi trovavo vicino ad un Maestro che lavorava, il mio sguardo era sempre concentrato sulle sue tecniche: come segava una tavola, come inchiodava ecc. Cercavo di memorizzare ogni gesto anche perché difficilmente da loro poteva arrivare qualche insegnamento o suggerimento. Del loro mestiere erano molto gelosi. Ma io non mollai e con il tempo incominciai ad organizzarmi, procurandomi tutto l’occorrente di cui avevo bisogno. Una buona predisposizione al disegno e la disponibilità della cantina di mio nonno furono di grande aiuto. Nel 1969 iniziai a lavorare alla mia prima barca. Ogni giorno che passava, sentivo crescere sempre di più la passione nel fare questo lavoro. Non mi sarei arreso davanti a niente. Iniziò così la mia vita lavorativa. Una vita di fatiche ma che mi ha ricompensato con grandi soddisfazioni. Il mio motto: “Vesti un legno…sembra un regno”.
Fulvio Pacitto