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2023
EFFETTO VENEZIA ARCHIVIO - EDIZIONE 2023

Sognando i corsari

Mostre
Museo della città • Polo Bottini dell’olio
Livorno e il suo mare negli Archivi Alinari
Intero 6 €, ridotto 4 €
dal lunedì al venerdì 10:00 – 20:00
sabato e domenica 10:00 – 22:00.
Orario continuato fino alle 24:00 durante Effetto Venezia

Sognando i corsari. Livorno e il suo mare negli Archivi Alinari” è la mostra fotografica che si aprirà al Museo della Città di Livorno, Polo Culturale dei Bottini dell’Olio, dal 30 giugno all’8 ottobre 2023.

Promossa e organizzata dal Comune di Livorno, la mostra è curata da Fondazione Alinari per la Fotografia con il patrocinio della Regione Toscana insieme al Comune di Livorno. Curatrice Rita Scartoni di Alinari, Catalogo Sillabe.

In esposizione opere dei preziosi Archivi Alinari, uno dei giacimenti fotografici più grandi e antichi al mondo. Il patrimonio conta oltre cinque milioni di pezzi, numerosi dei quali unici, databili dal 1841 ai nostri giorni, raccolti in centinaia tra archivi e collezioni di grande rilevanza per la storia della fotografia, non solo italiana. Nel dicembre del 2019 questo archivio è divenuto pubblico grazie all’acquisto della Regione Toscana, operazione di politica e investimento culturale tra i più importanti degli ultimi anni, che lo ha salvato dalla dispersione e dallo smembramento, garantendone la conservazione e la sua accessibilità.

Il legame tra la città dei 4 Mori e il suo mare, i cambiamenti sociali e di costume a Livorno, sono raccontati attraverso un secolo (a cavallo tra l’800 e fino agli anni ‘60 del 900) di fotografi e di fotografie.

A partire dal dagherrotipo della Dogana D’Acqua attribuito ad Aristide Castelli del 1845 ca. Livorno accoglie precocemente l’invenzione della fotografia. Infatti, già nel 1843, a soli 4 anni dalla scoperta del dagherrotipo, Giuseppe Marzocchini aprì proprio a Livorno il primo studio fotografico in Toscana, un primato che riguarda non solo Livorno ma tutto il territorio regionale, come rivendicato in una reclame della fine del secolo che definiva lo Stabilimento Marzocchini “la più antica fotografia di Toscana”.

Scorreranno nella emozionante esposizione al Museo della Città foto di stabilimenti balneari e bagnanti, mareggiate, vari di navi, palombari, pescatori e altri mestieri legati al mare, quartieri costruiti lungo le vie d’acqua interne alla città, negli scatti di fotografi (o intere dinastie di fotografi) livornesi.

Nomi di artisti della macchina fotografica come Bettini e Miniati non lasceranno indifferenti gli appassionati e conoscitori di fotografia e sorprenderanno per il loro fascino i visitatori che vedranno per la prima volta le loro immagini.

Sorprendenti e di tutt’altro tenore le diapositive colorate a mano dallo scienziato fiorentino Giorgio Roster nei suoi soggiorni all’isola d’Elba nella seconda metà dell’800, così come sempre all’Elba sono state scattate altre fotografie amatoriali di vacanze estive risalenti agli anni Venti e Trenta.

Quanto al titolo, a cosa si riferisce? Ad una incantevole foto di Michele Vestrini del 1958 che raffigura un bambino di spalle, seduto su una spalletta della Terrazza Mascagni; di fronte a lui, nella vastità del mare aperto, la celebre nave “Vespucci” a vele spiegate.

O forse, i corsari?