Palazzo del Refugio
Il palazzo del Refugio venne edificato dove un tempo si trovava un antico cimitero urbano, nelle vicinanze della chiesa di Santa Caterina e dei Bottini dell’olio. La sua costruzione, iniziata nel 1754 e conclusa nel 1758, venne promossa dal governatore Carlo Ginori che volle dotare il quartiere di una sede dove accogliere ed educare gli orfani livornesi di sesso maschile. I ragazzi ospitati ricevevano un’istruzione completa, principalmente sull’arte della navigazione. Nel 1825 divenne sede della Scuola di Architettura, Ornato e Agrimensura e, dal 1871, di un istituto professionale.
Gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, è oggi adibito a civile abitazione. Dal maggio 2006 alcuni locali posti al pian terreno sono stati occupati dall’Officina Sociale Refugio, uno spazio sociale autogestito che organizza attività culturali di vario genere e d’avanguardia.
Le ali laterali sono comprese tra la chiesa dei Domenicani, a est, e il Canale dei Navicelli a ovest. La parte posteriore, lungo i Bottini dell’olio presenta una grande lacerazione, ancora in attesa di restauro, dovuta ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il fronte si richiama allo stile barocco, la facciata, leggermente concava segue l’andamento del canale antistante, mentre l’apparato comprende solo una lapide commemorativa segna l’ingresso principale all’edificio.