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Palazzo delle Colonne di marmo

Con lo scopo di ricavare nuove aree edificabili dentro la città fortificata, alla fine del ‘600 il governatore Marco Alessandro Del Borro decretò la riduzione della Fortezza Nuova. Dal riassetto urbano dell’area nacque l’attuale via Borra, lungo la quale molti dei mercanti più facoltosi del tempo decisero di erigere le proprie residenze. Il Palazzo delle Colonne di marmo, venne costruito intorno al 1703 dal mercante lucchese Ottavio Gamberini che acquistò un lotto di terreno in via Borra per costruire un elegante palazzo, su disegno dell’architetto e scultore barocco Giovan Battista Foggini. Nel 1718 la proprietà venne acquistata dalla famiglia Bicchierai che la mantenne per quasi due secoli. Nel ’800 venne aggiunto un piano e nel 1912 l’edificio fu ceduto al Monte di Pietà, che aveva sede nel lotto adiacente. Successivamente ha ospitato nei suoi locali la sede dell’Archivio di Stato.

Il palazzo presenta una pianta rettangolare, il fronte in via borra e il retro che si affaccia sul canale. La bellissima facciata, impreziosita da finiture in marmo di Carrara, comprende un portale sorretto da due colonne d’ordine tuscanico caratterizzate da una leggera rotazione dei basamenti e dei capitelli che ne sottolineano il carattere barocco. Frontoni dal sinuoso andamento, adornati da statue delle Quattro stagioni, arricchiscono il registro inferiore della facciata, mentre, al piano superiore, le aperture sono messe in risalto da alte cornici e mascheroni. All’interno, un piccolo cortile circondato parzialmente da un porticato, mentre su un lato due grandi finestroni assicurano l’illuminazione della scala. Nel cortile il marmo lascia il posto alla severa pietra serena, riconducendo l’edificio ai modelli architettonici delle residenze fiorentine del ‘500.