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La compagnia dei detenuti porta “Topo dopo Topo” in Fortezza

Con la compagnia dei detenuti della Casa Circondariale di Livorno e la partecipazione di Federica Armillotta eAlessia Cespuglio. Partecipano le scuole di danza: Arabesque, ArteDanza, Ex-it Danza T.
Un progetto promosso da ARCI Solidarietà Livorno. I giochi di parole, le filastrocche, il linguaggio rap sono lo scenario attraverso il quale è stata raccontata la nostra città sempre più chiuse “in gabbia” e governata dalla paura tanto da non permettere all’arte, alla musica ed in generale alla cultura di crescere ed educare i propri figli, perché non siano ostaggio di governanti e pifferai senza scrupoli.

C’è una città come tante. Ricca, avida, opulenta, consumista.
C’è una città come tante. Mal governata.
C’è una città invasa da topi. Topi che non si nascondono, ma escono allo scoperto per mangiarsi tutto.
Il governo non può più far finta di niente e promette “una bella poltrona” nel palazzo granducale a chiunque riesca a liberare la città dalla piaga dei topi.

A farsi avanti un pifferaio incantatore che con il suono della sua musica riesce nell’intento. C’è un governo come tanti che non mantiene le promesse e vuol lasciare il pifferaio senza la poltrona promessa. Da qui in poi il pifferaio cambia musica ed il suo unico obiettivo sarà levare la speranza a questa “città come ce ne sono tante”, minacciandone la sua parte migliore: i giovani. Sarà proprio uno di questi ragazzi, voce narrante di questa filastrocca gigante, a risolvere lo scontro tra il governo della città ed il poeta incantatore, in nome della musica, della poesia e dell’arte, linfa vitale per la costruzione di una città come non ce sono tante “da qualche parte aldilà delle montagne”. Un progetto promosso da ANPI e ARCI Solidarietà Livorno.