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Motta graffia il cuore e scuote l’anima di Effetto Venezia

Un percorso emozionale, un graffio al cuore dei tanti di piazza del Luogo Pio, più che un concerto. Uno show dove Francesco Motta ha messo sul palco la sua anima e l’ha condivisa con il pubblico che ha cantato alle stelle la passione stesa tra note e rabbia sopita (clicca qui, sulla pagina ufficiale di Effetto Venezia, per rivedere i video dell’esibizione).
Un’esplosione. Un pugno allo stomaco. Una carezza. Motta ha messo tutto questo in due ore di grande musica che fa pensare e di testi che picchiano. Uno spettacolo molto intenso dovuto anche alle tante presenze care in piazza per il cantautore: la mamma (che era bellissima, cit), il padre Giovanni (che era un comunista, ari-cit) la fidanzata, nonché nota attrice, Carolina Crescentini, e la sorella Alice che insieme a lui ha cantato sul palco come non succedeva da qualche anno. Altro cammeo è stato quello di Andrea Appino, frontman degli Zen Circus che ha cantato e suonato sul palco accanto all’amico Motta.
“In tanti mi chiedono se sono livornese o pisano. Quello che è certo – ha detto dal palco – che a Pisa non ho mai dedicato una canzone. E qui mi sento a casa“. E giù con l’applauso dei tanti che erano là a sognare con lui.
“Mi capita anche di ridere sapete, di andare al mare e di mettermi in costume – ha detto ironizzando nel pre-show sul Sofà di Stefano Santomauro e Alessia Cespuglio all’interno della Quadratura dei Pisani della Fortezza Vecchia – Quando scrivo canzoni magari no, rido meno, quello è vero”. “Dov’è l’Italia?” nasce proprio da un racconto di un amico che ci ha portato in barca e ci spiegava che una sera questa domanda la sentiva arrivare sulla sua imbarcazione. Era la richiesta via radio di quelle persone disperate che chiedevano dove fosse il nostro Paese. Ho portato a Sanremo questa canzone perché avevo proprio un’esigenza di parlare al grande pubblico. Se riandrò a Sanremo? No non credo, non subito, forse fra 10 anni. Ma non ora”.
Tra i tanti assiepati alle transenne anche due ospiti d’eccezione che erano là sotto a cantare le sue canzoni: il regista livornese Paolo Virzì, presenza d’eccezione a Effetto Venezia, e l’attrice Micaela Ramazzotti.
Il concerto si chiude in maniera intima, seguendo il filo rosso di tutta la serata, con Motta e la sua band seduti sul fronte palco in versione acustica senza amplificatori come a una mega spiaggiata, dove il mare sono i battiti degli spettatori e la spiaggia è un effetto… un bellissimo Effetto Venezia.